Heineken annuncia 8 mila licenziamenti al mondo

Il calo del 16% del fatturato costringe il colosso Olandese ad una pesante ristrutturazione

Sembra non aver fine il periodo nero di Heineken. Dopo aver annunciato lo scorso novembre 93 esuberi in Italia, la multinazionale Olandese ha annunciato il taglio di altri 8 mila posti di lavoro nei suoi stabilimenti nel mondo.

Il colosso, secondo produttore di birra al mondo dopo AB-Inbev con oltre 200 mila ettolitri di birra prodotti ogni anno suddivisi in più di 250 marchi fra cui gli italiani Birra Moretti, Ichnusa, Dreher e Birra Missina, ha visto un calo del fatturato nel 2020 pari al 16% a causa della pandemia e del crollo delle vendite del canale Horeca.

L’azienda si dichiara quindi costretta a ridurre gli attuali 85 mila dipendenti e ad attuare un piano di riorganizzazione volto a ridurre i costi di circa 350 milioni di euro l’anno. Non è ancora chiaro quali saranno i Paesi e gli stabilimenti coinvolti nella ristrutturazione.

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